L’ educazione parentale o istruzione parentale, a livello internazionale “homeschooling”, prima della pandemia da Covid19, era scelta di pochi.
L’educazione parentale oggi è divenuta una modalità “obbligatoria” collegata alla didattica a distanza, ma può essere molto meglio di così. Sentirete il perchè in un prossimo video con la testimonianza di una mamma che l’ha scelta per le sue tre figlie, Beatrice Udali. Forse non tutti sanno che è da molti anni una scelta consentita alla famiglia secondo la normativa, in primis dalla Costituzione.
Cosa dice la legge
- Costituzione:“è dovere e diritto dei genitori mantenere, istruire, educare i figli. Nei casi di incapacità dei genitori, la legge provvede a che siano assolti i loro compiti “.
- “l’istruzione inferiore, impartita per almeno 8 anni, è obbligatoria e gratuita”.
Quindi è l’istruzione ad essere obbligatoria e non la scuola.
- Decreto Legislativo 16 aprile 1994, n. 297 (TU delle disposizioni legislative in materia di istruzione), art. 111, comma 2 che I genitori dell’obbligato o chi ne fa le veci che intendano provvedere privatamente o direttamente all’istruzione dell’obbligato devono dimostrare di averne la capacità tecnica od economica e darne comunicazione anno per anno alla competente autorità.”
- Decreto Legislativo 25 aprile 2005, n.76, art. 1, comma 4: Le famiglie che – al fine di garantire l’assolvimento dell’obbligo di istruzione – intendano provvedere in proprio alla istruzione dei minori soggetti all’obbligo, devono, imostrare di averne la capacità tecnica o economica e darne comunicazione anno per anno alla competente autorità, che provvede agli opportuni controlli”. Pertanto, la scuola non esercita un potere di autorizzazione in senso stretto, ma un semplice accertamento della sussistenza dei requisiti tecnici ed economici.
– Decreto Legislativo 13 aprile 2017, n. 62, art. 23: In caso di istruzione parentale, i genitori dell’alunna o dell’alunno, della studentessa o dello studente, ovvero coloro che esercitano la responsabilita’ genitoriale, sono tenuti a presentare annualmente la comunicazione preventiva al dirigente scolastico del territorio di residenza. Tali alunni o studenti sostengono annualmente l’esame di idoneita’ per il passaggio alla classe successiva in qualita’ di candidati esterni presso una scuola statale o paritaria, fino all’assolvimento dell’obbligo di istruzione.
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